San Francisco (USA) – “Un’importante pietra miliare che dimostra la maturità e la portata raggiunta dallo standard LSB e dal sistema operativo Linux”. Così il Free Standards Group (FSG) ha commentato l’importante approvazione della specifica Linux Standard Base (LSB) a standard ISO .
LSB, che come noto fornisce delle linee guida mirate ad incrementare l’interoperabilità fra le varie distribuzioni di Linux, è entrata a far parte della rosa di standard internazionali dell’ISO/IEC con l’attributo di Publicly Available Specification .
“La ratifica dell’ISO è un importante traguardo per l’industria di Linux”, ha affermato Jim Zemlin, executive director di FSG. “Questo riconoscimento ufficiale dà il chiaro segnale a tutti i membri della comunità Linux che il futuro della standardizzazione di Linux è strettamente legato all’FSG e al gruppo di lavoro LSB”.
L’FSG spera che l’investitura ricevuta dall’ISO possa dare all’LSB l’autorevolezza necessaria per imporsi sul mercato e spingere tutti i principali player del settore ad abbracciare questa specifica. Lo standard già gode del sostegno di alcuni fra i più importanti sviluppatori di distribuzioni Linux, tra cui Red Hat, Novell, Mandriva e Debian Project, e diversi big del settore IT, come IBM, HP, Google, Intel, AMD e Sun. Nonostante questo, l’FSG auspica che in futuro il coinvolgimento delle aziende e dei distributori di Linux sia ancora più ampio e puntuale: oggi accade infatti che, nonostante la specifica LSB 2.0 sia stata pubblicata oltre un anno fa (è da poco uscita la versione 3.0 ), i sistemi operativi conformi a tale versione dello standard si contino sulle dita di una mano.
“Gli standard hanno contribuito alla crescita economica più dei brevetti e delle licenze messi insieme”, ha dichiarato FSG in un comunicato. “Per tale ragione è di cruciale importanza che tutto il mondo Linux abbracci LSB e ne faccia una sua colonna portante”.