San Francisco (USA) – Test.com , un’azienda statunitense specializzata nella progettazione dell’omonima tipologia di questionari online , ha iniziato a bersagliare centinaia di università che offrono servizi di e-learning . La compagnia pretende infatti il pagamento di royalty perché detiene un insolito brevetto su tutto ciò che rientra nella vastissima categoria dei test remoti : esami di profitto, quiz d’intrattenimento e molto altro ancora.
EFF si è immediatamente scagliata contro Test.com, accusandola di pretendere pagamenti illegittimi: “Questo brevetto è totalmente errato”, ha sottolineato un legale dell’associazione in difesa delle libertà digitali, Jason Schultz. “Dimostra esattamente i problemi legati all’attuale sistema dei brevetti”, incalza, “che congela totalmente l’innovazione e soprattutto il duro lavoro degli educatori”.
“I rappresentanti di Test.com reclamano il diritto di raccogliere soldi da ogni tipo di test online”, specifica Schultz. L’associazione ha incluso Test.com in una particolarissima “lista dei ricercati”, composta dalle aziende che detengono brevetti software particolarmente rischiosi per l’innovazione.
A differenza dell’Europa , gli Stati Uniti permettono infatti di proteggere le tecnologie software con brevetti. “La sfida è aperta”, promettono gli attivisti di EFF, che hanno interpellato l’ufficio brevetti americano per un attento esame delle caratteristiche del brevetto detenuto da Test.com.