Piove sull'UMTS dimezzato di Vodafone

Piove sull'UMTS dimezzato di Vodafone

Non piace a nessuno l'annuncio dell'operatore che (pare) intende puntare su un UMTS non abbastanza veloce per veicolare videoservizi
Non piace a nessuno l'annuncio dell'operatore che (pare) intende puntare su un UMTS non abbastanza veloce per veicolare videoservizi


Roma – Non va giù agli osservatori, agli analisti e ai produttori di contenuti la clamorosa notizia secondo cui Vodafone, uno dei massimi operatori wireless del pianeta, si appresta a lanciare un “UMTS dimezzato”.

Dopo un approfondimento pubblicato sul Financial Times è scoppiata la “bomba”. Pare infatti che l’azienda, titolare di 10 licenze UMTS in Europa per le quali ha speso qualcosa come 41mila miliardi di lire, non sarà in grado di offrire l’UMTS “vero” ai propri utenti quando finalmente questi servizi arriveranno sul mercato.

Stando al FT, Vodafone sarebbe destinata ad offrire un UMTS che non supererà la banda delle velocità tradizionali a cui gli utenti sono oggi già abituati, in diretto contrasto con quanto deciso a livello internazionale sugli standard di servizio.

All’articolo dell’FT ha fatto seguito una smentita ufficiale dell’operatore, secondo cui entro la fine del 2002 (ma molti parlano del 2003) partiranno servizi UMTS capaci di velocità fino a 384 kilobit al secondo. Un portavoce Vodafone ha spiegato che le imprese possono aspettarsi 64 kilobit al secondo, “una veloce minima che ci si può attendere in certe aree”, ma ha spiegato che nella maggior parte dei casi la velocità potenziale rimane, appunto, di 384mila bps.

Ma la “smentita” non sembra però aver convinto gli scettici che on e off line ritengono assai probabile la riduzione della velocità, e non solo per Vodafone.

Un UMTS dimezzato, spiegano gli esperti consultati dall’FT, non sarebbe in grado di supportare le trasmissioni multimediali e quell’enorme gamma di servizi audio-video e di connettività dati da sempre associata allo sviluppo di questa tecnologia di comunicazione.

Questa situazione, associata ai problemi del colosso giapponese NTT DoCoMo nel lanciare i suoi servizi mobili di terza generazione e ai guai che sta passando British Telecom nelle sue sperimentazioni, getta nuove ombre sul futuro a breve dell’UMTS, una tecnologia che finora ha “elargito” soltanto grandi speranze…

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Pubblicato il
10 set 2001
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