Postbox sposa Lightning e diventa a pagamento

Postbox sposa Lightning e diventa a pagamento

Il fratellastro di Thunderbird 3 si prepara a lasciare lo stato di beta, ma la versione finale avrà un prezzo. Un annuncio che ha preso in contropiede molti utenti, sollevando diverse critiche
Il fratellastro di Thunderbird 3 si prepara a lasciare lo stato di beta, ma la versione finale avrà un prezzo. Un annuncio che ha preso in contropiede molti utenti, sollevando diverse critiche

Negli scorsi giorni il team di sviluppo di Postbox , un client email basato sulla stessa base di codice di Thunderbird 3, ha rilasciato una delle ultimissime versioni beta di questo software. Con l’occasione ha anche comunicato che, a partire da settembre, Postbox sarà disponibile esclusivamente a pagamento.

La novità tecnica più importante di Postbox beta 14 (b14) è data dal supporto alla famosa estensione Lightning di Mozilla, che porta finalmente nel giovane client di posta elettronica le funzionalità di agenda. Lightning si avvantaggia del supporto alle tab di Postbox: il calendario, infatti, può essere tenuto sempre aperto all’interno di una scheda.

Tra i nuovi addon segnalati nel blog ufficiale di Postbox ve n’è poi uno che permette di sincronizzare i contatti di Postbox con quelli di Google e Zimbra . Tutte le estensioni attualmente disponibili per il giovane client email sono elencate qui : la stragrande maggioranza derivano da addon già disponibili per Thunderbird.

Tra le altre novità di contorno si citano nuovi temi per Windows Vista e Windows 7, l’introduzione di una nuova barra laterale per l’accesso veloce ai propri contatti, diverse migliorie al supporto dei thread e dei principali social network (Twitter, Facebook ecc), e un incremento delle performance e della stabilità (la b14 contiene le ultime patch di sicurezza rilasciate da Mozilla).

Come riporta CNet in questo articolo , Postbox è ancora afflitto da qualche bug qui e là, questo nonostante il debutto della versione finale non dovrebbe essere più lontano: si parla di inizio autunno.

A mettere un po’ in ombra le novità tecniche della release b14 è stato l’annuncio, del tutto inatteso, che la versione 1.0 di Postbox sarà a pagamento . Come si può immaginare, la notizia ha sollevato qualche protesta tra chi nel frattempo aveva fatto di Postbox il proprio client email principale, magari accantonando l’ormai attempato Thunderbird 2.0.

Fino ad oggi, il team che sviluppa il programma non aveva mai fatto cenno alla volontà di commercializzare Postbox : molti pensavano che i creatori di Postbox avrebbero tentato di guadagnare attraverso altre strade, come pubblicità, servizi a pagamento ecc, ma pochi si immaginavano che questo software – parente stretto del gratuito Thunderbird – sarebbe stato rilasciato esclusivamente in versione commerciale. C’è persino chi, dopo aver magari contribuito a segnalare bug e risolvere i problemi d’infanzia di Postbox, afferma di sentirsi un po’ ingannato dal comportamento del team di Postbox.

“Siamo consapevoli che molti di voi saranno delusi (può darsi anche un po’ arrabbiati, furiosi, tristi) dal fatto che non rilasceremo una versione gratuita”, ha scritto sul forum ufficiale di supporto uno dei portavoce del team di Postbox. “Vi pregherei di tener conto che prima di arrivare a questa decisione abbiamo prenso in considerazione un bel po’ di opzioni, e sebbene fattori come l’economia abbiano certamente influito sulla nostra decisione finale, il fattore più decisivo è stato proprio il feedback degli utenti di Postbox. Beta dopo beta ci è parso sempre più chiaro che la maggior parte di voi desiderava una versione completa di Postbox piuttosto che una versione lite o adware”.

Il portavoce ha tuttavia promesso che “continueremo ad esplorare opzioni che ci consentano di rilasciare una versione gratuita di Postbox”.

Postbox sposa Lightning, diventa a pagamento

Nel frattempo chi è già migrato a Postbox, e non ha nessuna voglia di tornare a Thunderbird o di passare ad un nuovo client email, sembra avere un’unica scelta: finanziare gli sviluppatori di Postbox con l’ acquisto di una licenza del software. Licenza il cui costo appare tutto sommato ragionevole: 29,95 dollari, pari a circa 20 euro .

Aggiungendo a questa cifra 9,95 dollari si può ottenere il Family Pack , che consente l’uso di Postbox ad un massimo di cinque familiari, mentre con 19,95 dollari in più si acquista il Lifetime Upgrade , che dà diritto ad ottenere tutte le future release del programma (2.0, 3.0 ecc.). Questi prezzi sono promozionali, e rimarranno validi – salvo proroghe – fino al 31 agosto 2009 .

La più diretta alternativa gratuita a Postbox è rappresentata da Thunderbird 3 , recentemente giunto alla sua terza versione beta. Al momento, però, gli sviluppatori di Thunderbird 3 sconsigliano ancora l’uso di questo programma come client email principale.

Postbox b14 può essere scaricato da qui per Windows e Mac OS X.

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
30 lug 2009
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