Quanto succo da Limewire?

Quanto succo da Limewire?

La società di Mark Gorton alla definitiva spremitura. RIAA vuole un miliardo di dollari. Ma il giudice vuole quantificare la sanzione in base ai danni effettivi. Gli asset dell'azienda in liquidazione
La società di Mark Gorton alla definitiva spremitura. RIAA vuole un miliardo di dollari. Ma il giudice vuole quantificare la sanzione in base ai danni effettivi. Gli asset dell'azienda in liquidazione

Un miliardo di dollari . È quanto potrebbero chiedere i legali della Recording Industry Association of America (RIAA) a LimeWire LCC , la società produttrice di uno dei client P2P più usati in Rete. Una cifra stratosferica, ipotizzata dagli alti rappresentanti dell’industria discografica in vista di una nuova udienza all’alba del 2011.

Nel prossimo gennaio si deciderà infatti sull’esatto importo che il founder Mark Gorton dovrà versare alle major, dopo che la sua società era stata condannata per incitazione alla violazione del copyright su vasta scala. Ma la maxi-multa da un miliardo di dollari è sembrata estrema, dal momento che – nel suo periodo di massimo splendore – il servizio offerto da LimeWire aveva fruttato appena 20 milioni di dollari .

Il giudice Debra Freeman ha tuttavia contenuto i salatissimi intenti della RIAA. Le due parti in causa dovranno portare in aula un campione di 80 brani e 20 album per poi proporre un metodo di calcolo basato sugli effettivi danni arrecati all’industria musicale . Una proposta curiosa, che potrebbe costituire un precedente nell’annoso dilemma sul reale impatto finanziario del file sharing.

Pare dunque che RIAA non riuscirà a strappare quelli che in lingua inglese vengono chiamati statutory damages , legati in sostanza ad un tariffario prestabilito per ciascuno dei brani scaricati in violazione del copyright. Nel caso di LimeWire si era parlato di 150mila dollari a canzone, per una sanzione massima di 450 milioni di dollari . La richiesta di un miliardo sembrerebbe perciò eccessiva anche da questo punto di vista.

Nel frattempo, i servizi offerti da LimeExchange – piattaforma per la ricerca e l’outsourcing di professionalità – sono stati rilevati da Freelancer.com , già descrittosi come il “il più vasto outsourcing marketplace del mondo”. I dettagli economici dell’operazione sono rimasti tuttavia avvolti nell’ombra. Quello che ormai appare chiaramente è il tentativo del founder Mark Gorton di sbarazzarsi di tutti gli asset legati alla società LimeWire LCC . Che abbia iniziato a raccogliere denaro da destinare alle casse della RIAA?

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
24 dic 2010
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