RIM: fuori le app per evitare i posti di blocco

RIM: fuori le app per evitare i posti di blocco

RIM risponde alla lettera inviata dai quattro senatori statunitensi: provvederà entro poche ore alla rimozione delle app per evitare i posti di blocco. Ancora silenzio da parte di Google ed Apple
RIM risponde alla lettera inviata dai quattro senatori statunitensi: provvederà entro poche ore alla rimozione delle app per evitare i posti di blocco. Ancora silenzio da parte di Google ed Apple

Mentre Apple e Google hanno entrambi rifiutato di rispondere alla richiesta dei quattro senatori statunitensi di rimuovere le applicazioni che consentono agli automobilisti di identificare i posti di blocco della polizia, RIM, produttore di BlackBerry, ha deciso di rimuovere dal suo store due applicazioni che permettevano di individuare dove e quando vengono effettuati i posti di blocco da parte della polizia locale.

Le applicazioni in questione, sotto accusa da parte dei quattro senatori democratici, sarebbero in grado di elencare i limiti di velocità, i sistemi tutor, gli autovelox, e i posti di blocco in tempo reale consentendo ai guidatori che non intendano rispettare le regole di pianificare un percorso alternativo per evitare il rilevamento della polizia o il fermo. Dunque, strumenti che attenterebbero alla sicurezza pubblica.

RIM avrebbe ringraziato i quattro senatori autori della lettera “per aver portato la questione all’attenzione della società” dichiarando di accogliere la richiesta di rimozione, e aggiungendo che tale operazione sarà portata a termine dalla azienda entro la giornata . I senatori, apprezzando lo sforzo e la risposta positiva, hanno esortato le altre due aziende, che tuttora non hanno risposto alla lettera, a seguirne l’esempio.

“I guidatori ubriachi hanno uno strumento capace di eludere l’applicazione della legge e di mettere in pericolo i nostri amici e le nostre famiglie” hanno dichiarato i senatori. Nell’annunciare l’accordo con RIM i senatori hanno citato alcune statistiche compiute dalla National Highway Traffic Safety Administration nelle quali si evidenzia che le morti dovute alla guida in stato di ebrezza causano una morte ogni 50 minuti.

Raffaella Gargiulo

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Pubblicato il
25 mar 2011
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