Samsung corteggia gli sviluppatori

Samsung corteggia gli sviluppatori

Anche l'azienda coreana organizza una conferenza dedicata ai developer. In autunno in California proverà a convincerli a puntare sul suo ecosistema
Anche l'azienda coreana organizza una conferenza dedicata ai developer. In autunno in California proverà a convincerli a puntare sul suo ecosistema

Samsung si mette in proprio: il 27, 28 e 29 ottobre all’Hotel San Francis di San Francisco si terrà la prima conferenza per sviluppatori organizzata dall’azienda coreana , allo scopo di evangelizzare il pubblico degli addetti ai lavori sulle capacità e le peculiarità della propria piattaforma.

la conferenza sviluppatori di samsung

Apple, Google, IBM, Microsoft, eBay, Oracle: tutte le più grandi aziende ICT organizzano da molti anni conferenze dedicate alla propria tecnologia, spesso e volentieri (è il caso di Microsoft e Google, Apple un po’ meno negli ultimi anni) presentando novità significative anche per la propria offerta di prodotti e servizi. In tutte, oltre a una keynote introduttiva, ci sono una serie di sessioni dedicate a diversi aspetti dei servizi offerti, per tenere al passo gli sviluppatori sulle novità e i trucchi per sfruttare al meglio gli strumenti messi loro a disposizione.

Samsung ha estremo interesse a coinvolgere gli sviluppatori nei suoi piani: già mette a disposizione, ad esempio per i Galaxy Note, SDK specifici per le diverse tecnologie che integra nei suoi device. Sono molte le circostanze per cui l’azienda coreana potrebbe aver deciso di organizzare la propria conferenza in aggiunta a quella dei suoi partner abituali, non ultima l’opportunità di raccogliere nella stessa sala coloro i quali già sviluppano per Android per tentare di convincerli a dare una chance a Tizen .

Al momento i dettagli su quanto si discuterà in California a ottobre sono scarsi , Samsung ha solo fatto sapere che si tratterà di più piattaforme anche in prospettiva di interoperabilità. Non è improbabile che Seoul provi a spingere alcune caratteristiche utili a realizzare app più appaganti per gli utenti finali, esclusive per i suoi device (anche facendo interagire tra di loro, ad esempio, TV e smartphone), in modo tale da creare ulteriore interesse per i suoi prodotti. Anche a scapito dei suoi concorrenti, compreso un partner importante come Google che con Android costituisce un pezzo importante dell’ecosistema Samsung: almeno fino a questo punto. In ogni caso , la rottura (se rottura ci sarà) non sarà nè repentina nè definitiva.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
24 lug 2013
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