Se la prendono con l'epilessia

Se la prendono con l'epilessia

Immagini nascoste in un forum dedicato all'argomento causano problemi ai visitatori. Rimosse, scatta la polemica. Chi le ha messe quelle gif?
Immagini nascoste in un forum dedicato all'argomento causano problemi ai visitatori. Rimosse, scatta la polemica. Chi le ha messe quelle gif?

Sembrerebbero innocenti gif animate, che mandano in loop giochi di colori che illuminano lo schermo. Sembrerebbero. Pubblicate in un forum dedicato all’epilessia , di innocente hanno ben poco visto l’effetto che possono produrre su persone affette dal “grande male”. È successo sul forum dell’associazione statunitense Epilepsy Foundation , e dopo diversi giorni non è ancora chiaro chi abbia inserito quelle immagini nelle discussioni e quanti sfortunati navigatori ne abbiano fatto le spese.

Per rimuoverle si è reso necessario chiudere per alcune ore il sito : “Ci sono state alcuni visitatori che hanno riportato problemi – ha spiegato Ken Lowenberg, responsabile delle attività web della fondazione – anche se per il momento sono in pochi. È comunque possibile che ce ne siano altri che non hanno ancora comunicato di aver subito le conseguenze di quanto accaduto: alcuni di loro potrebbero non tornare online tanto presto”.

L’ attacco era iniziato la scorsa settimana, quando un certo numero di GIF avevano iniziato a comparire in alcune discussioni. Centinaia di thread erano risultati infettati da uno script che faceva comparire delle animazioni potenzialmente dannose per alcune categorie di utenti affetti da epilessia. L’esposizione avrebbe potuto anche scatenare un attacco negli individui particolarmente sensibili, oppure causare più semplici ma lancinanti mal di testa.

Trascorsi alcuni giorni, i malintenzionati erano tornati all’assalto: questa volta l’approccio si era fatto più subdolo , visto l’utilizzo di un codice javascript capace di reindirizzare il browser su un’altra pagina contenente immagini più complesse e potenzialmente più dannose per i pazienti fotosensibili. Tra questi RyAnne Fultz, che racconta a Wired di essere rimasta bloccata davanti allo schermo per alcuni secondi fino a quando non è intervenuta sua figlia a chiudere il browser.

Non è ancora chiaro chi abbia avuto l’alzata di ingegno di prendersela con una intera categoria affetta da un problema di questo genere. Alcuni indizi avevano portato ad attribuire la paternità dell’azione ad Anonymous, il gruppo orizzontale che ha mosso guerra alla Chiesa di Scientology dentro e fuori la rete. Ma lo stesso gruppo, attraverso il sito 7chan.org , si è dichiarato estraneo all’attacco , rilanciando le accuse a Scientology stessa, affermando si tratti di un tentativo di gettare discredito su Anonymous.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
31 mar 2008
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