SGI si cura con i server x86

SGI si cura con i server x86

Il celebre produttore specializzato in server e workstation di fascia alta tenterà di risalire la china della bancarotta entrando nel mercato dei server x86. Lo farà con sistemi basati su Xeon e Linux
Il celebre produttore specializzato in server e workstation di fascia alta tenterà di risalire la china della bancarotta entrando nel mercato dei server x86. Lo farà con sistemi basati su Xeon e Linux

Mountain View (USA) – Per curare le proprie finanze, Silicon Graphics sembra disposta a mettere da parte la sua indole snob e tuffarsi, come hanno fatto da tempo i suoi concorrenti, nell’affollato ma ampio mercato dei server x86. Farà il suo debutto in questa arena con sistemi basati sull’ultima generazione di processori Xeon e sulla piattaforma Linux.

I server x86 di SGI si manterranno un poco al di sopra del mercato mainstream, e tuttavia ben al di sotto dei segmenti a cui storicamente il colosso californiano si rivolge. Nancy Pierce, manager del marketing di SGI, ha del resto spiegato che la propria azienda non vuole più restare confinata in una nicchia del mercato hi-end.

“La nostra intenzione – ha detto Pierce – è portare la nostra esperienza e le nostre tecnologie anche alle aziende di medio-piccole dimensioni”.

I primi sistemi x86 di SGI adotteranno due CPU dual-core Xeon 5160, supporteranno fino a 32 GB di memoria RAM e avranno chassis in formato 1U o 2U. Su questi server girerà esclusivamente Linux, e in particolare le distribuzioni enterprise di Novell e Red Hat. Il primo modello sarà introdotto sul mercato in agosto al prezzo base di 3.100 dollari.

SGI conta di distinguersi dalla massa offrendo ai propri clienti la possibilità di ordinare cluster x86 preconfigurati e server ottimizzati per svolgere compiti specifici. Tra i pacchetti pronti all’uso ve ne sono due destinati agli studi cinematografici ed ai produttori di vidogiochi: del resto le applicazioni grafiche sono da sempre il fiore all’occhiello di SGI.

Con questa nuova strategia l’azienda spera di uscire al più presto da quella crisi che lo scorso maggio l’ha costretta ad entrare in regime di amministrazione controllata .

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Pubblicato il
30 giu 2006
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