Su Twitter l'attacco siriano al potere

Su Twitter l'attacco siriano al potere

L'account dell'agenzia di stampa AP nel mirino della milizia cibernetica siriana. Diramato un tweet sul presunto bombardamento della Casa Bianca. La Borsa impazzisce
L'account dell'agenzia di stampa AP nel mirino della milizia cibernetica siriana. Diramato un tweet sul presunto bombardamento della Casa Bianca. La Borsa impazzisce

La reazione impazzita dei mercati statunitensi dopo la falsa esclusiva lanciata su Twitter dall’agenzia di stampa Associated Press (AP) sul presunto bombardamento della Casa Bianca. L’ennesimo attacco informatico ha fatto cadere di 150 punti l’indice borsistico Dow Jones , a dimostrazione di quanto siano importanti i flussi cinguettanti nel saliscendi quotidiano dell’economia a stelle e strisce.

Attualmente sospeso, l’account ufficiale – e verificato – di AP potrebbe essere finito nel mirino della milizia cibernetica Syrian Electronic Army (SEA), che ha fatto girare online una schermata con il suo stemma sulla homepage del profilo Twitter dell’agenzia di stampa, con tanto di spazio dedicato al cinguettio incriminato: Esclusiva: Due esplosioni nella Casa Bianca, Barack Obama è ferito .

Nella (parziale) ricostruzione offerta dalla redazione di AP, il gruppo avrebbe preso il controllo di due account – compreso @AP_Mobile – e lanciato in contemporanea una campagna di phishing tra le caselle di posta elettronica dell’agenzia di stampa a stelle e strisce . Le incursioni della milizia SEA, favorevole al regime del presidente siriano Bashar Al-Assad, avevano già colpito il network statunitense CBS e l’account @AFPphoto dell’altra agenzia Agence France-Presse (AFP).

A detta di molti osservatori , la questione sicurezza è ormai diventata di primaria importanza per la piattaforma di microblogging, specie per le pesanti ripercussioni sulla vita politico-sociale. I vertici di Twitter stanno già lavorando ad un sistema di doppia autenticazione per rendere più sicura la gestione personale dei vari account cinguettanti. Ai vari profili verrà poi offerta una funzione più efficace per smentire o cancellare determinati micropost fasulli.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
24 apr 2013
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