Symbian, meno open ma più update

Symbian, meno open ma più update

Il sistema operativo di Nokia si aggiorna e approda sugli ultimi smartphone prodotti dal colosso finlandese. Che conferma l'ovvio dicendo che Symbian non è più open source, anche se resta "aperto" in senso lato
Il sistema operativo di Nokia si aggiorna e approda sugli ultimi smartphone prodotti dal colosso finlandese. Che conferma l'ovvio dicendo che Symbian non è più open source, anche se resta "aperto" in senso lato

Nokia ha deciso di transitare la propria piattaforma a Windows Phone di Microsoft, ma prima che il passaggio di consegne sia completo c’è tempo per gli ultimi colpi di coda di Symbian sul mercato dei cellulari evoluti . En passant , Nokia conferma che il suo sistema operativo non è più “open source” ma continua a essere “open for business”.

Le ultime novità di Symbian prendono la forma di quello che è stato sin qui conosciuto come Symbian^3: l’ultima revisione dell’OS – nome in codice “Anna” – include uno scrolling migliorato sullo schermo home, un nuovo browser più performante, una tastiera QWERTY in modalità ritratto, una versione riveduta e corretta del servizio di mappe Ovi Maps.

Symbian “Anna” verrà distribuito ai possessori di smartphone N8, E7, C7 e C6-01, mentre farà parte della dotazione standard dei due nuovi handheld Nokia freschi di lancio : X7 ed E6 . Il primo è uno smartphone con display multi-touch da 4 pollici, videocamera da 8 Megapixel ed è diretto al mercato dell’intrattenimento, il secondo è un dispositivo che si rivolge all’utenza aziendale e business con la sua tastiera fisica QWERTY e una serie di software di produttività e comunicazione forniti da Microsoft (Exchange, Communicator Mobile e Sharepoint su tutti).

Nokia aspetta pazientemente di passare a Windows Phone 7 e continua a rilasciare gli update previsti per Symbian, ma l’OS esce dal circuito open source in cui il colosso finlandese lo aveva spinto qualche anno or sono nel tentativo di attirare sviluppatori. Nokia conferma che il codice di Symbian non è più distribuito sotto licenza open source, anche se l’approccio allo sviluppo resta “open” con pochi, selezionati partner commerciali.

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
12 apr 2011
Link copiato negli appunti