Trimestrale Microsoft: cloud, cloud, cloud

Trimestrale Microsoft: cloud, cloud, cloud

Redmond comunica le sue performance finanziarie, il solito mix di numeri che non fanno che confermare le parole d'ordine dell'azienda. Il cloud è il futuro, tutto il resto è accessorio
Redmond comunica le sue performance finanziarie, il solito mix di numeri che non fanno che confermare le parole d'ordine dell'azienda. Il cloud è il futuro, tutto il resto è accessorio

Il secondo trimestre dell’anno fiscale 2016 di Microsoft si chiude con l’oramai usuale mistura di numeri altalenanti: su tutti spiccano i Lumia in calo e il cloud in salita. La stessa proiezione che Steve Ballmer aveva aspramente criticato in qualità di uno dei principali azionisti dell’azienda.

Nel complesso, i ricavi trimestrali di Redmond ammontano a 23,8 miliardi di dollari (quasi 22 miliardi di euro), -10 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; i profitti ammontano a 6,0 miliardi, -23 per cento, mentre gli utili netti scendono a 5,0 miliardi (4,5 miliardi di euro) con un -15 per cento. I guadagni a Wall Street scendono di un -13 per cento fino a 0,78 centesimi di dollari ad azione.

A causa del nuovo sistema adottato per riportare le performance dei diversi business, leggere nei conti di Microsoft è diventato un esercizio interpretativo piuttosto complesso. Per come la racconta l’azienda, la storia è più o meno questa: la divisione Productivity and Business Processes (Office, Exchange, SharePoint, Skype, Dynamics) è scesa del 2 per cento a 6,7 miliardi di dolari, la divisione Intelligent Cloud (Azure, Windows Server, SQL Server, Visual Studio, Enterprise Services) è salita del 5 per cento fino a 6,3 miliardi, la divisione More Personal Computing (Windows, i dispositivi hardware, Xbox, ricerca e advertising) è scesa del 5 per cento fino a 12,7 miliardi di fatturato.

Nel giustificare i motivi del declino dei vari business sepolti all’interno del nuovo sistema di comunicazione, Microsoft cita espressamente il perdurante apprezzamento del dollaro assieme alla difficile situazione del mercato PC consumer, mentre gli abbonamenti e i servizi cloud (calcolati sulla prospettiva di guadagno più che sui numeri effettivi) sono in crescita e più popolari che mai.

Preoccupante, e non c’è altro modo per descriverla, la situazione di Windows Phone: in tre mesi Microsoft ha venduto 4,5 milioni di dispositivi Lumia, un -57 per cento rispetto ai 10,5 milioni di unità dell’anno precedente. Il sistema mobile “alternativo” ha venduto 110 milioni di dispositivi durante tutto l’arco della sua vita commerciale contro i 4,5 miliardi di gadget iOS e Android, il mercato mobile continua a crescere (anche se con meno sprint) e il destino finale della piattaforma appare ormai segnato . Difficile pronosticare che i nuovi Lumia con Windows 10 Mobile, nonostante le allettanti feature come Contiuum e le Universal Windows App, possano ribaltare questa situazione.

Capitolo Windows 10: il nuovo sistema operativo offerto gratis (per il primo anno) ha accelerato piuttosto che frenare il declino del mercato dei PC, e Microsoft si è oramai stabilmente trasformata in un’azienda interessata soprattutto a vendere abbonamenti ai servizi telematici o a usare Windows come un cavallo di troia per attirare nuovi clienti nel suo cloud a pagamento.

L’hardware, infine: le vendite di sistemi Surface si sono riprese e ora valgono 1,35 miliardi di dollari (+29 per cento anno-su-anno), mentre la console Xbox è in declino a causa della riduzione nelle vendite del modello di settima generazione (Xbox 360). Microsoft è in ogni caso contenta e parla di un +30 per cento di utenti attivi su network Xbox Live.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
29 gen 2016
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