UE, entro il 2012 voleranno anche i robot

UE, entro il 2012 voleranno anche i robot

I tanto gettonati Unmanned Air Vehicles ingolosiscono anche la UE: l'obiettivo è quello di migliorare la sicurezza del volo e, allo stesso tempo, alimentare l'industria
I tanto gettonati Unmanned Air Vehicles ingolosiscono anche la UE: l'obiettivo è quello di migliorare la sicurezza del volo e, allo stesso tempo, alimentare l'industria

European Defence Agency , l’organizzazione comunitaria che si occupa della Difesa e della gestione delle situazioni di crisi, sarebbe prossima al “reclutamento” di robot volanti . Ovvero di Unmanned Air Vehicles ( UAV ), da utilizzare sulle normali rotte aeree civili, dichiaratamente solo per scopi di difesa e/o monitoraggio del territorio.

Secondo alcuni esperti, nuove regole dedicate al volo robotizzato potrebbero costituire il volano ideale per ampliare l’utilizzo degli UAV oltre l’ambito militare. Un modo quindi per migliorare la sicurezza del volo nel suo complesso e far crescere un segmento industriale specializzato e dalle grandi potenzialità.

In verità alcuni modelli di robot volanti vengono già utilizzati a scopi di sicurezza ( anche in Italia ), ma EDA vorrebbe che fossero adoperati anche per operazioni di Polizia, potendo in prospettiva prendere persino il posto dei ben più onerosi elicotteri. Nel documento rilasciato dell’organizzazione comunitaria si fa riferimento anche ad un eventuale scenario – che dovrebbe concretizzarsi entro il 2012 – dove UAV e mezzi tradizionali potranno operare congiuntamente per la sicurezza dei cittadini dell’Unione Europea.

L’obiettivo finale, inoltre, è quello di “promuovere la ricerca affinché sia possibile raggiungere una leadership (europea, ndr.) nel campo delle tecnologie strategiche per la difesa futura e la sicurezza”. Secondo The Register questa strategia potrebbe profilarsi come un guanto di sfida alla supremazia statunitense nel settore UAV.

In verità, anche se EDA riuscisse a creare un mercato civile interessante per questo genere di mezzi, competere con quello statunitense sarebbe arduo. Basti pensare che la UE ha stanziato di recente 500mila euro per un prototipo di robot volante da ricognizione con funzionalità di sicurezza, quando negli USA per obiettivi simili si investono decine di milioni di dollari. Tanto che UAV già affermati non mancano, come il Reaper e il Fire Scout .

Dario d’Elia

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Pubblicato il
31 mag 2007
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