Ultra HD, la nuova frontiera della pirateria

Ultra HD, la nuova frontiera della pirateria

Le nuove release pirata includono contenuti codificati in 4K, una risoluzione che pesa ancora parecchio sul fronte del download ma destinata a diventare la norma. Mistero sul modo in cui sono state effettuate le catture
Le nuove release pirata includono contenuti codificati in 4K, una risoluzione che pesa ancora parecchio sul fronte del download ma destinata a diventare la norma. Mistero sul modo in cui sono state effettuate le catture

Dopo il primo, timido tentativo di distribuzione di contenuti audiovisivi in formato Ultra HD/4K registrato questa estate , la scena della condivisione non autorizzata su rete BitTorrent si è ora arricchita di nuove release ultra-definite. Una conferma del fatto che lo streaming 4K sia molto meno inviolabile di quanto si credesse.

I “rip” Ultra HD che in questi giorni fanno capolino fra i torrent provengono dai (pochi) servizi di streaming che offrono questo genere di contenuti come Amazon e Netflix, e includono tra l’altro la serie TV basata su La svastica sul sole di Philip K. Dick, Jessica Jones e via elencando.

Diversamente dal solito, gli insider confermano la genuinità delle release e il fatto che si tratti di contenuti in Ultra HD, ad alto bit-rate (32,5 Mbps) e con un peso in byte che supera i 10 GB per singolo episodio. Niente upscaling di risoluzioni inferiori, quindi, anche se il 4K non è garanzia assoluta di qualità quando già i “master” risultano mediocri come nel caso di Jessica Jones.

Lo streaming in Ultra HD è protetto con la versione 2.2 della tecnologia High-Bandwidth Digital Copy Protection (HDCP), un sistema fin qui ritenuto inviolabile ma che i releaser hanno evidentemente trovato il modo di battere. Le ipotesi sulle modalità di cattura dei rip 4K includono l’utilizzo Amazon Fire TV, Roku 4K o altri set-top box non protetti a sufficienza.

Dopo lo streaming e i Blu-ray , anche i torrent si aggiornano dunque alla nuova definizione dell’audiovisivo; prevedibilmente, i requisiti hardware e di storage necessari a fruire dei contenuti ne ritarderà l’adozione di massa di qualche anno.
Nell’attesa, i più intraprendenti si rivolgono al mercato nero degli account di streaming da 1 dollari a salire in vendita nella darknet di Tor.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
9 dic 2015
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