Un monitor contro le emissioni di CO2

Un monitor contro le emissioni di CO2

Mostrare alle famiglie il corrispettivo economico e le emissioni legati ai consumi energetici domestici indurrà ad uno sfruttamento più oculato delle risorse. Così almeno si spera
Mostrare alle famiglie il corrispettivo economico e le emissioni legati ai consumi energetici domestici indurrà ad uno sfruttamento più oculato delle risorse. Così almeno si spera

Londra – Il segreto per tagliare le emissioni di anidride carbonica? Mostrare agli utenti i loro consumi, in maniera esplicita e “in diretta”. Il governo inglese, riporta BBC , porterà i contatori fuori dai sottoscala e li trasformerà in monitor capaci di tradurre le cifre dei kilowatt consumati in sterline ed emissioni di CO2 reali.

Il governo britannico, nel quadro del prossimo Energy White Paper , inviterà i fornitori di energia ad offrire gratuitamente degli energy monitor all’utenza domestica, responsabile dei consumi da cui derivano un terzo delle emissioni di anidride carbonica del Regno Unito.

Gli energy monitor saranno degli schermi capaci di rendere trasparenti costi ed emissioni, esplicitando le motivazioni a spegnere il computer lasciato in standby o la tv, abbandonata a gracchiare in una stanza vuota. I dati offerti dai monitor faranno leva sull’incombere della bolletta , consentendo ai cittadini di gestire in maniera oculata i consumi, in termini di sterline.

Misurare i consumi Ma sono numerosi anche i cittadini sensibili alle problematiche ecologiche, che mediante i monitor potranno rendersi conto dell’ impatto ambientale dei loro consumi e adeguare le proprie abitudini, sottolinea Energywatch , un’associazione inglese che rappresenta i consumatori di energia.

Quelli previsti dal governo inglese non sono ancora i “contatori intelligenti” di cui l’Italia già si fa vanto, capaci di comunicare i consumi direttamente ai fornitori di energia (ma molto meno abili a farli conoscere agli utenti). A parere di Energywatch, però, questi meter costituiscono un buon compromesso, nella fase di transizione che terminerà con l’installazione di monitor intelligenti e connessi. Il governo inglese prevede infatti che la sola introduzione di questi monitor meno avanzati potrà condurre il Regno Unito a ridurre le emissioni di CO2 di 400mila tonnellate entro il 2010, l’equivalente del chiudere in garage 100mila automobili.

Chi si farà carico dei costi di questi dispositivi? Il governo raccomanderà ai fornitori di energia di renderli disponibili gratuitamente a chiunque li richieda: si teme però, segnala BBC , che la spesa si possa ripercuotere sui consumatori sottoforma di un aumento dei prezzi dell’elettricità. Luke Nicholson , direttore creativo di un’azienda specializzata in progettazione sostenibile, rivela che, attraverso delle ricerche, è stato appurato che i monitor consentiranno di tagliare il 7% della spesa annuale per i consumi energetici di ogni famiglia: una cifra decisamente più cospicua rispetto al sovrapprezzo eventualmente dovuto al costo dei dispositivi.

L’unico dubbio che resta da sciogliere riguarda la carbon footprint , l’impatto ambientale del dispositivo: a quando corrisponderanno, in termini di emissioni di CO2, la produzione, la vita, lo smaltimento del monitor inglese dei consumi energetici?

Gaia Bottà

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Pubblicato il
18 apr 2007
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