Un video spiega la Neutralità della Rete

Un video spiega la Neutralità della Rete

Un montaggio di clip postati sulle piattaforme di videosharing è diventato un documentario sulla Net Neutrality. I filmmaker invitano al dibattito, incoraggiando gli utenti a rispondere con altri contributi
Un montaggio di clip postati sulle piattaforme di videosharing è diventato un documentario sulla Net Neutrality. I filmmaker invitano al dibattito, incoraggiando gli utenti a rispondere con altri contributi

È con Humanity Lobotomy , un video rielaborabile e redistribuibile, intriso di rabbia e disperazione, di citazioni autorevoli e di propositi, che i filmmaker del progetto FourEyedMonsters spiegano con chiarezza e intensità l’importanza della neutralità della Rete .

Lawrence Lessig segnala con entusiasmo il video, riprendono e diffondono la segnalazione Boing Boing e Smart Mobs , fra gli altri.

Un sunto del messaggio? La Rete è democratica, è libera, è aperta, checché ne pensino i grandi operatori delle telecomunicazioni , che vorrebbero gestire a loro favore l’infrastruttura, alleati con i più potenti media tradizionali.

La Rete, affermano i sostenitori della Net Neutrality, deve restare tanto stupida quanto intelligenti sono i suoi end , coloro che si trovano ai margini dell’infrastruttura, gli utenti. La Rete ha solo il compito di trasportare i bit senza discriminazioni di sorta , ai contenuti devono continuare a provvedere gli utenti, gli estremi delle Rete. La partecipazione affidata democraticamente, e tecnologicamente, alle persone è il principio sul quale Internet è cresciuta.

Ed è il principio sul quale il documentario Humanity Lobotomy si basa. La creazione del video è infatti essa stessa metafora della Net Neutrality, del clima democratico che una Rete senza padroni né controllori riesce ad instaurare. L’ end-utente FourEyedMonsters ha montato e rielaborato clip che altri end-utenti hanno classificato con il tag “Net Neutrality”, rimettendo in circolo la conoscenza e valorizzandola.

Humanity Lobotomy sprona gli altri end a comportarsi allo stesso modo: invita tutti a partecipare alla conversazione, ad agire come produttori e distributori di contenuti, per unire la propria voce al messaggio e diffonderlo il più possibile. Per fare in modo, parafrasando Smart Mobs, che Noi-i-media-digitali si riesca a mantenere la Rete aperta, prima che Loro-i-media-digitali prendano il sopravvento, con la commercializzazione e il controllo dell’infrastruttura da parte dei colossi delle telecomunicazioni. Prima che Internet diventi un medium broadcast, unidirezionale e isolante.

Gaia Bottà

Qui sotto il video pubblicato su YouTube :

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Pubblicato il
27 feb 2007
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