USA, controllo antiterrore sui blog

USA, controllo antiterrore sui blog

Il Dipartimento della Difesa vara un misterioso sistema di analisi semantica della blogosfera, per estrapolare informazioni d'intelligence da usare nella lotta al terrorismo. Un progetto da 450mila dollari
Il Dipartimento della Difesa vara un misterioso sistema di analisi semantica della blogosfera, per estrapolare informazioni d'intelligence da usare nella lotta al terrorismo. Un progetto da 450mila dollari

Arlington (USA) – Il dipartimento scientifico dell’aeronautica statunitense, secondo il sito istituzionale Defenselink , ha finanziato un progetto di ricerca da 450mila dollari per estrapolare informazioni di intelligence in modo automatico. L’iniziativa, promossa dal dott. Brian Ulicny, si chiama Automatically Ontologically-Based Link Analysis of International Web Logs : il nome fa pensare ad un motore di ricerca semantico che, automaticamente, “impacchetta” le informazioni più rilevanti ai fini della strategia antiterrorismo statunitense.

“Gli analisti devono sapere cosa c’è scritto sui blog”, dice Ulicny. Il sistema si baserà su una tipologia di ranking sviluppata attorno alla credibilità delle fonti prese in esame. I dettagli tecnici non sono stati ancora rivelati, ma Ulicny fa notare che il motore di ricerca antiterrorismo “andrà alla caccia di notizie e racconti provenienti dalla blogosfera globale”.

“I blog sono veramente interessanti dal punto di vista dell’intelligence militare”, spiega Ulicny, “perché, ad esempio, forniscono differenti punti di vista su argomenti che i media tradizionali possono trattare in ritardo oppure in modo differente: c’è da pensare allo scandalo sulle caricature di Maometto, quando molti blogger si sono accorti delle proteste in tutto il mondo islamico con grande anticipo rispetto alla TV o alla carta stampata”.

La comprensione delle dinamiche di citazioni e rimandi ipertestuali , tipica della struttura di un blog, sarà di grande aiuto per “capire esattamente cosa avviene attorno ad un avvenimento”, aggiunge Ulicny. È ipotizzabile che l’analisi della “rete” che si crea attorno ad un blog, da ottenere attraverso l’osservazione dei commenti, possa fornire una visione d’insieme aggiuntiva agli esperti di intelligence.

Non è da dimenticare che Internet, in principio, è nata come progetto strettamente militare, anche se “molti militari sottovalutano la valanga di informazioni sensibili provenienti dalla Rete”, ha dichiarato il dott. Mieczyslaw Kokar, impegnato nel progetto. Con il nuovo motore di ricerca, gli esperti potranno contare senza troppi intoppi su una sorta di “ambasciata virtuale”, teoricamente radicata in ogni angolo della blogosfera per controllare al meglio il flusso d’informazione su Internet.

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Pubblicato il
7 lug 2006
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