USA, l'appello del senatore per HTTPS

USA, l'appello del senatore per HTTPS

Appello del democratico Charles Schumer ai principali protagonisti del web. Bisognerebbe seguire il buon esempio di Facebook e adottare protocolli più sicuri di navigazione. Il WiFi pubblico non è mai sicuro, dice
Appello del democratico Charles Schumer ai principali protagonisti del web. Bisognerebbe seguire il buon esempio di Facebook e adottare protocolli più sicuri di navigazione. Il WiFi pubblico non è mai sicuro, dice

Un’allarmata lettera aperta, inviata dal senatore democratico di New York Charles Schumer agli alti rappresentanti di grandi società dell’IT come Yahoo!, Amazon e Twitter. Le piattaforme più popolari del web dovrebbero stare più attente alla sicurezza dei propri utenti, adottando protocolli più sicuri di navigazione come quello HTTPS .

E l’esempio di virtù portato da Schumer ha probabilmente sorpreso la maggior parte degli osservatori: Facebook si sarebbe infatti contraddistinto per buona volontà nella salvaguardia dei dati di milioni di netizen a stelle e strisce . Appunto adottando il protocollo HTTPS per meglio tutelare la loro navigazione social.

Al centro delle preoccupazioni del senatore statunitense è finita la sempre pericolosa attività di connessione in luoghi pubblici, come ad esempio in un punto vendita della nota catena di caffetterie Starbucks. Una pratica comune tra gli utenti, altrettanto nota a cracker e ladri d’identità .

Un rapporto commissionato da Wi-Fi Alliance aveva sottolineato come il 32 per cento dei netizen statunitensi prenda in prestito la concessione senza fili dei vicini per navigare online. Lo stesso Schumer ha ora puntato il dito contro i numerosi hot spot pubblici che non offrono alcuna protezione agli utenti .

A tutelare quest’ultimi dovranno allora essere i principali protagonisti della Rete, seguendo l’esempio del sito in blu. Alla fine dello scorso gennaio, Facebook aveva infatti annunciato la possibile attivazione di default di connessioni sicure in HTTPS, in modo da rendere protetta qualsivoglia attività sul social network.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
28 feb 2011
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