USA, partono le indagini su iPod

USA, partono le indagini su iPod

L'ente statunitense che vigila sul commercio ha avviato le indagini su Apple, come richiesto da Creative, che accusa Apple di violazione di brevetto. Ma sarà un'occasione per la Mela di far sentire le proprie ragioni
L'ente statunitense che vigila sul commercio ha avviato le indagini su Apple, come richiesto da Creative, che accusa Apple di violazione di brevetto. Ma sarà un'occasione per la Mela di far sentire le proprie ragioni

Washington (USA) – La Commissione Internazionale sul Commercio degli Stati Uniti ha avviato le indagini per accertare il ruolo di Apple , accusata dai concorrenti di Creative d’avere violato una tecnologia brevettata nella progettazione dei celebri lettori multimediali iPod: secondo i legali di Creative, Apple utilizzerebbe la stessa interfaccia usata dai riproduttori MP3 Zen e NOMAD.

Le indagini sono state avviate per fare fronte alla richiesta di Creative, che facendo ricorso in base alla normativa vigente, vorrebbe la messa al bando dei lettori iPod dal mercato statunitense: in base ad una legge risalente al 1930, infatti, un’azienda non può vendere un prodotto che viola brevetti di proprietà altrui. La Commissione che condurrà le indagini, si legge in una nota ufficiale, emetterà un giudizio su Apple entro e non oltre 15 mesi.

Se la Commissione giudicherà illecito il comportamento di Apple, l’azienda di Steve Jobs rischia di perdere un mercato importantissimo per il lettore iPod, già nel mirino di numerose associazioni di consumatori, insoddisfatti della qualità del prodotto. Ma per Apple, che a sua volta ha sporto due denunce contro Creative, la ribalta della Commissione sarà anche l’occasione per mettere a tacere una volta per tutte le accuse del competitor sul proprio prodotto di punta.

In realtà, il colosso di Cupertino proprio sul fronte dell’iPod ha altre gatte da pelare: proprio in queste ore, Apple è al centro di una campagna d’informazione che rischia d’annebbiare l’immagine dell’azienda.

Secondo quanto diffuso dal tabloid britannico Daily Mail , Apple sarebbe implicata in una grave violazione dei diritti umani . La Mela, infatti, si avvarrebbe di manodopera sfruttata e sottopagata per la produzione di iPod presso alcuni stabilimenti cinesi. I lavoratori delle fabbriche, secondo il giornale, sono trattati al limite della dignità umana e non hanno né garanzie di sicurezza né un trattamento economico adeguato.

Apple ha immediatamente risposto a queste accuse con un comunicato ufficiale, nel quale ha ribadito il proprio impegno per il “rispetto delle condizioni di lavoro dei nostri operai nelle fabbriche cinesi”. Quelle del Daily Mail, secondo i portavoce di Apple, sarebbero soltanto illazioni : “La nostra azienda si impegna per rispettare la sicurezza ed il benessere dei nostri lavoratori”, hanno replicato.

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Pubblicato il
15 giu 2006
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