USA, scattano gli allarmi del copyright

USA, scattano gli allarmi del copyright

Pronto il meccanismo anti-pirateria basato sull'invio graduale di sei notifiche agli scariconi a stelle e strisce. Nessuna forma di disconnessione, assicurano i vari provider coinvolti
Pronto il meccanismo anti-pirateria basato sull'invio graduale di sei notifiche agli scariconi a stelle e strisce. Nessuna forma di disconnessione, assicurano i vari provider coinvolti

Smorzati dall’uragano Sandy, i sei allarmi del copyright statunitense sono ormai pronti a suonare la carica dal fronte anti-pirateria. Il nuovo Center for Copyright Information (CCI) si occuperà a tempo pieno della gestione del nuovo meccanismo basato sull’invio graduale di sei notifiche a tutti gli scariconi del paese a stelle e strisce .

Rinnovato nel design, il sito ufficiale del CCI ha pubblicato una serie di materiali informativi sul funzionamento del regime modellato sulla cosiddetta Dottrina Sarkozy. Come largamente anticipato, agli abbonati statunitensi verranno inviate fino a sei notifiche contenenti proposte di consumo alternativo (e ovviamente legale) dei contenuti audiovisivi , ma anche misure più sgradevoli per i recidivi del file sharing.

Tra le questioni più delicate, affrontate dagli attivisti digitali nell’analizzare il meccanismo, quali saranno le punizioni adottate dai singoli provider per gli utenti del sesto allarme o strike ? In una nota diramata ai suoi abbonati, Verizon spiega di aver previsto un drastico taglio della banda (256 Kbps) per un periodo massimo di due o tre giorni . Nessuna forma di disconnessione sarà dunque implementata, a differenza del modello francese.

“La terminazione degli account non farà parte del sistema”, ha ribadito un portavoce di Comcast alla redazione della rivista online ArsTechnica . Una posizione già sbandierata dal primo capo del CCI Jill Lesser, dal momento che il cosiddetto Copyright Alerts System (CAS) conserverà fini educativi e non punitivi. Il centro per la tutela del diritto d’autore non ha voluto offrire previsioni sul numero di notifiche che verranno inviate nei primi mesi dall’imminente adozione del programma.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
26 feb 2013
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