USA, spionaggio a prova di Aaron Swartz

USA, spionaggio a prova di Aaron Swartz

L'hacker accusato di aver sottratto milioni documenti dal MIT sarebbe stato identificato da un sistema di sorveglianza serrato: webcam, agenti di polizia e servizio di sicurezza
L'hacker accusato di aver sottratto milioni documenti dal MIT sarebbe stato identificato da un sistema di sorveglianza serrato: webcam, agenti di polizia e servizio di sicurezza

Ha scaricato senza autorizzazione 4 milioni di documenti appartenenti al celebre MIT di Boston e per questo rischia una pena massima di 35 anni di carcere. In molti si sono chiesti come è stato possibile cogliere Aaron Swartz, 24enne ex studente di Stanford e co-fondatore di Reddit, a compiere operazioni informatiche ritenute illecite attraverso un account guest. La risposta, a quanto pare, coinvolge un sistema di webcam di sorveglianza e il servizio segreto di sicurezza in forza nel campus del MIT.

Swartz è stato arrestato dagli agenti di polizia dell’università lo scorso 6 gennaio e accusato di essere entrato senza permesso in un’aula informatica con accesso limitato . L’ accusa sostiene che il giovane nascondesse un laptop da cui accedeva con un account guest entro il network del MIT utilizzato per scaricare milioni di paper accademici dal database di JSTOR. Tuttavia, notano alcuni, i cancelli del MIT sono aperti 24 ore su 24 a studenti e ospiti, ai quali è consentito accedere ai servizi e al sistema informatico gratuitamente .

Swartz è invece accusato sia dai giudici federali sia dagli agenti che lo hanno arrestato di aver rubato i documenti dopo aver collegato il proprio PC al network universitario all’interno di uno spazio definito come “stanza riservata”, sebbene né il rapporto della polizia né le carte giudiziarie facciano riferimento a una serratura o a un cartello che indicasse l’inaccessibilità del luogo.

Le operazioni compiute dallo studente sarebbero state scoperte da un membro dello staff informatico del MIT nella giornata del 4 gennaio, quando nell’edificio 16 è stata identificata la presenza di un laptop all’interno di un network privato insieme a un hard disk esterno. Secondo il report redatto sul caso, un agente della polizia di Cambridge, un membro del servizio di sicurezza del MIT e un agente della polizia di Boston si sarebbero recati nell’edificio per sequestrare il computer e rilevare le impronte digitali. Successivamente, il PC sarebbe stato riposizionato al proprio posto il giorno seguente, provvisto di un software in grado di sorvegliare a mezzo webcam l’intera stanza.

Nel pomeriggio, un giovane descritto come “maschio bianco, con capelli scuri ondulati, lunghi ad altezza spalle, con uno zaino grigio, jeans e un casco da bicicletta bianco” è entrato nell’aula con un oggetto che assomigliava a un hard disk esterno. Il giorno seguente, gli agenti di sorveglianza del MIT sarebbero stati informati dell’avvenuto download di circa 70 GB di dati, il 98 per cento dei quali provenienti da JSTOR, valutati 50mila dollari (circa 35mila euro). A questo punto, l’individuo sospetto sarebbe stato identificato e bloccato in sella alla sua bicicletta. Secondo i resoconti, Swartz sarebbe balzato dalla sella e avrebbe cercato la fuga per poi essere bloccato da un addetto del servizio di sicurezza del campus.

Secondo i capi di imputazione, lo studente discepolo del Professor Larry Lessig sarebbe stato arrestato sulla base di questo capo d’imputazione: furto con scasso .

Cristina Sciannamblo

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Pubblicato il
29 lug 2011
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