USB-C, una specifica contro i cavi non standard

USB-C, una specifica contro i cavi non standard

Il consorzio USB propone un nuovo sistema di verifica della legittimità dei cavi di tipo C, un meccanismo che potrebbe essere implementato con un semplice aggiornamento software e metterà al sicuro i dispositivi degli utenti
Il consorzio USB propone un nuovo sistema di verifica della legittimità dei cavi di tipo C, un meccanismo che potrebbe essere implementato con un semplice aggiornamento software e metterà al sicuro i dispositivi degli utenti

Dall’USB Implementers Forum (USB-IF) arrivano nuove linee guida per l’industria tecnologica che ha adottato l’omonimo standard di interconnessione seriale, una ulteriore certificazione che dovrà garantire il rispetto della sicurezza per tutti i cavi e i dispositivi USB.

La “Authentication specification” pubblicata da USB-IF riguarda ovviamente i prodotti che fanno uso della connessione USB di Tipo-C , un tipo di socket che ha reso ancora più semplice l’utilizzo dei dispositivi USB accanto a nuove capacità come la ricarica delle batterie senza la necessità di un alimentatore esterno.

Le nuove caratteristiche di USB Tipo-C si prestano però all’abuso da parte di produttori e venditori con pochi scrupoli, come il caso dei cavi fallati venduti su Amazon e la battaglia per la sicurezza avviata da Benson Leung dimostrano.

Secondo le nuove specifiche, una serie di regole imposte via software permetteranno a un sistema host di “confermare l’autenticità di un dispositivo USB”, il pieno rispetto di tutte le specifiche dello standard e quindi la totale sicurezza della connessione per ricarica, trasferimento dati o altro.

Le comunicazioni sulla sicurezza di un dispositivo USB sono cifrate (tramite algoritmo a 128-bit) e sono pensate per essere gestite immediatamente dopo il collegamento al sistema, prima ancora che inizi il trasferimento di dati o di corrente elettrica.

Trattandosi di un meccanismo software, la nuova specifica dello standard USB dovrebbe essere integrata sui sistemi operativi e i firmware dei prodotti compatibili tramite un apposito aggiornamento rilasciato dal produttore. Per i cavi di Tipo-C certificati, invece, occorrerà procedere all’acquisto di una nuova versione.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
13 apr 2016
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