Va ora in onda Facebook

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Il gigante del social network punta ai contenuti televisivi originali per conquistare una fetta del ricco mercato della pubblicità tradizionale veicolata a mezzo TV
Il gigante del social network punta ai contenuti televisivi originali per conquistare una fetta del ricco mercato della pubblicità tradizionale veicolata a mezzo TV

I colossi del Web sono sempre più intenzionati ad aggiudicarsi una fetta della ricca torta della pubblicità televisiva. Lo sono Google con YouTube, Twitter con i live video show, Snapchat con Discover e, ovviamente, Facebook. Secondo quanto riportato in un articolo del Wall Street Journal il social network sta preparando un’app per distribuire i suoi contenuti video sui televisori dei nostri salotti , tramite un set-top-box streaming come Apple TV. Inoltre, sta chiedendo ai fornitori di contenuti di creare in esclusiva show di tipo televisivo. Secondo il WSJ, ciò fa parte di una strategia a lungo termine per fare del video il centro della piattaforma social .

Facebook ha iniziato a lavorare su questa applicazione l’estate scorsa, dopo aver accarezzato l’idea per anni. L’app, però, da sola non basta, bisogna riempirla di contenuti. I video su Facebook consistono oggi principalmente di brevi clip e live stream sperimentali, formati difficilmente vendibili per la pubblicità, vero punto focale di tutta la vicenda. Facebook, infatti, ha recente detto agli investitori di non avere più spazi nelle News Feed per inserire nuovi annunci. Così starebbe chiedendo alle media company di sviluppare una programmazione in cambio di licenze, in modo da vendere poi gli spazi pubblicitari negli show, che avrebbero durata fino a 10 minuti e consisterebbero di sport e comedy.

Le media company vedono di buon occhio gli investimenti di Facebook in programmazioni originali, sforzo guidato da Ricky Van Veen, capo della Strategia creativa globale. Oggi gli editori sono fortemente dipendenti dai ricavi da pubblicità, che li spingono a fare audience a tutti i costi, a volte a dispetto della qualità. Ricevere pagamenti diretti da Facebook e altre Web company per creare gli show televisivi di prossima generazione potrebbe ridurre la loro dipendenza dalla pubblicità e potenzialmente aiutarli a realizzare un business più sostenibile.

Intanto, la scorsa settimana Facebook ha annunciato un cambiamento nell’algoritmo delle sue News Feed, per favorire i video in formato più lungo, nei quali sta sperimentando interruzioni pubblicitarie a metà visione. Come parte del piano di transizione verso la televisione , poi, ha lanciato un nuovo strumento di marketing mix che consentirà agli investitori pubblicitari di comparare i risultati delle loro campagne attraverso piattaforme multiple, compresa la TV.

Per ora non è dato sapere quando sarà resa disponibile l’app per Apple TV e altri dispositivi similari, né sono giunti finora commenti ufficiali dal social in blu alla notizia riportata dal Wall Street Journal.

Pierluigi Sandonnini

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Pubblicato il
1 feb 2017
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