Water Runner, il robot che cammina sull'acqua

Water Runner, il robot che cammina sull'acqua

Il frutto d'un miracolo? Certo che no: è il duro lavoro di un team di ricercatori americani. Un piccolo robot anfibio capace di muoversi con rapidità sugli specchi d'acqua
Il frutto d'un miracolo? Certo che no: è il duro lavoro di un team di ricercatori americani. Un piccolo robot anfibio capace di muoversi con rapidità sugli specchi d'acqua

Pittsburgh (USA) – I ricercatori della Carnegie Mellon University hanno realizzato un piccolo robot anfibio capace di camminare sull’acqua. Chiamato appunto Water Runner , l’agile automa è il frutto di un attento studio del Basiliscus basiliscus , un rettile capace di correre sulla superficie di laghi e stagni, grazie alla speciale palmatura delle zampe .

La progettazione di Water Runner è stata particolarmente complicata: “Prima di tutto abbiamo sviluppato alcuni modelli matematici per capire l’interazione tra l’acqua e le zampe palmate del basiliscus “, si legge sul sito ufficiale del progetto. L’animale che ha ispirato Water Runner, infatti, riesce a muoversi in maniera straordinariamente veloce: fino ad un metro e mezzo al secondo (vedi foto).

La singolare lucertola acquatica Gli studenti di robotica della Carnegie Mellon sono riusciti ad emulare le dinamiche del movimento della lucertola grazie a quattro veloci arti meccanici, equipaggiati di “zampe palmate”. Le zampe, sbattendo ripetutamente sopra l’acqua per almeno dieci volte al secondo, riescono ad ottenere una propulsione tale da non fare affondare il robot e da permetterne una rapida andatura “a pelo d’acqua”.

I risultati di laboratorio sono entusiasmanti: il Water Runner riesce a muoversi ad una velocità di circa un metro al secondo , grazie alla sua leggerissima struttura in fibra di carbonio. Il peso del prototipo più piccolo finora realizzato, della misura di appena 6 centimetri di lunghezza, ammonta a solo 24 grammi.

“Questi tipi di robot sono leggerissimi e possono viaggiare sull’acqua con agilità”, ha detto Metin Sitti, direttore del laboratorio di nanorobotica della Carnegie Mellon, “l’obiettivo finale della ricerca è di realizzare un robot capace di muoversi sopra qualsiasi superficie”. Lo sviluppo di Water Robot è comunque ancora agli inizi: finora, il piccolo automa è filoguidato e la sfida tecnologica più grande, come ricordano gli ideatori, sta proprio nell’integrare sensori e sistemi di controllo mantenendo peso ed agilità inalterati.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
28 apr 2006
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