WhatsApp, India e crittografia: un'altra sfida dopo le elezioni

WhatsApp, India e crittografia: un'altra sfida dopo le elezioni

In seguito alle elezioni che stanno per prendere il via in India, WhatsApp potrebbe trovarsi a dover fare i conti con un altro ostacolo.
WhatsApp, India e crittografia: un'altra sfida dopo le elezioni
In seguito alle elezioni che stanno per prendere il via in India, WhatsApp potrebbe trovarsi a dover fare i conti con un altro ostacolo.

Come già anticipato la scorsa settimana, Meta è pronta a spegnere WhatsApp in India, nel caso in cui le autorità locali dovessero imporre al servizio di rinunciare alla crittografia end-to-end, implementata da ormai quasi un decennio. Una legge introdotta nel 2021 nel paese, infatti, obbliga i gestori delle piattaforme a garantire la tracciabilità dei messaggi, così che, in caso di necessità, sia possibile risalire al loro autore originale.

Tracciabilità dei messaggi: WhatsApp via dall’India?

Al centro della questione ci sono le Information Technology Rules, pacchetto normativo approvato ormai tre anni fa e da molti ritenuto lesivo per la tutela della privacy. A farne le spese sono state anche le VPN, molte delle quali hanno deciso di abbandonare il territorio, dopo aver visto venire meno le condizioni fondamentali per garantire agli utenti l’anonimato online.

In una nuova dichiarazione rilasciata a Rest of World, un portavoce di Meta afferma Rimaniamo impegnati per salvaguardare la privacy dei nostri utenti, parte integrante per la crescita digitale e il progresso dell’India. L’ipotesi di un addio è comunque sul tavolo.

Stando alle ultime indiscrezioni, WhatsApp sembra poter uscire a testa alta dallo scontro legale con Nuova Delhi in corso, così da poter continuare a operare senza rinunciare alla crittografia end-to-end.

Le elezioni e il nuovo mandato di Narendra Modi

All’orizzonte si intravede però un altro ostacolo, se possibile ancor più grande e difficile da superare. È quello legato al disegno di legge Digital India che sarà discusso dopo le elezioni. La chiamata alle urne prenderà il via nelle prossime settimane, a partire dal 19 aprile.

L’esito è quasi scontato: dovrebbe uscirne di nuovo a testa alta Narendra Modi, primo ministro dal 2014, a capo del BJP (il partito popolare), da sempre sostenitore di un giro di vite nei confronti delle misure impiegate per la tutela dell’anonimato online e, più in generale, della privacy.

Secondo una statistica aggiornata a dicembre 2023, WhatsApp ha oltre 535 milioni di utenti attivi su base mensile nel territorio. In termini numerici, per l’applicazione di tratta del mercato più importante a livello globale.

Fonte: Rest of World
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Pubblicato il
3 mag 2024
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