WiFi, polizia australiana molto arrabbiata

WiFi, polizia australiana molto arrabbiata

Al via la caccia al piggybacker per tutto il Queensland. Obiettivo: tappare i buchi delle connessioni senza fili non protette
Al via la caccia al piggybacker per tutto il Queensland. Obiettivo: tappare i buchi delle connessioni senza fili non protette

Sono tempi duri quelli che attenderanno al varco i piggybacker australiani, navigatori web a cavalcioni di connessioni WiFi non protette. Il corpo di polizia del Queensland si è, infatti, recentemente fregiato di un autentico primato nella caccia ai ladri di reti senza fili: la squadra anti-frode sarà la prima forza di polizia al mondo ad avere come missione quella di avvertire abitazioni ed uffici dotati di wireless non sicure.

“Tutte le reti WiFi non protette – ha spiegato al Sydney Morning Herald il commissario Brian Hay – che sono lì fuori sono aperte allo sfruttamento da parte dei truffatori. E i genitori medi non sono consapevoli della vulnerabilità a cui vanno incontro”. Questo tipo di criminale, secondo la visione di Hay, entrerebbe nei meandri di network collegati ad utenti ordinari per poi commettere crimini elettronici come frodi e furti d’identità . Il detective ha, tuttavia, aggiunto che l’utilizzo senza autorizzazione di una connessione altrui dovesse essere considerato illegale anche se privo di intenti criminosi.

La squadra speciale australiana condurrà, così, serie attività di wardriving , pattugliamenti in auto per scoprire, laptop alla mano, l’esatta posizione geografica delle reti non protette . “È una campagna semplice – ha continuato Hay, fresco del MacAfee International Cybercrime Fighter Award – molto simile ad alcune del passato in cui gli ufficiali trovavano tutte le auto lasciate aperte, avvisando il proprietario dei rischi che ne potevano conseguire”.

Al momento, la polizia del Queensland non ha ancora individuato il numero esatto degli ufficiali che si metteranno all’opera nella caccia alle reti groviera. Hay ha invocato l’aiuto del settore privato per la fornitura degli strumenti necessari al wardriving, sottolineando l’importanza di una simile attività di sicurezza: “Sfruttamenti del genere saranno sempre più diffusi con il tempo e il nostro obiettivo è chiudere tutti i buchi prima che i danni diventino troppo grandi”.

Le dichiarazioni bellicose non sono venute proprio dal nulla: due anni fa un 22enne venne arrestato da agenti sotto copertura dopo aver rubato alcune connessioni wireless dei residenti di Rockhampton per inviare mail minatorie e chiedere denaro. Eppure, il primato vantato dal corpo diretto da Hay non sarebbe del tutto meritato, dato il recente dispiegamento di 80 agenti a Mumbai contro le perdite delle WiFi dei cittadini. O la squadra australiana si accontenterà del secondo posto oppure potrà provare a battere gli indiani sui numeri.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
22 lug 2009
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