WTO, tagli dei dazi doganali per l'IT

WTO, tagli dei dazi doganali per l'IT

L'organizzazione internazionale elimina i dazi per 201 prodotti tecnologici: all'orizzonte, diminuzioni dei costi dei dispositivi a favore dei consumatori
L'organizzazione internazionale elimina i dazi per 201 prodotti tecnologici: all'orizzonte, diminuzioni dei costi dei dispositivi a favore dei consumatori

L’Organizzazione Mondiale per il Commercio ( World Trade Organization , WTO) ha redatto una lista di 201 prodotti tecnologici su cui alcuni dei suoi Stati Membri hanno raggiunto un accordo per veder tagliate le relative tariffe che pesano sulle importazioni , aggiornando l’Information Technology Agreement (ITA) in vigore dal 1996.

Il WTO è un’organizzazione internazionale basata proprio su una serie di accordi commerciali tra gli stati membri con lo scopo di liberalizzare il mercato internazionale: l’idea è che il taglio delle tariffe su una serie di componenti per la costruzione dei dispositivi comporti una conseguente diminuzione dei costi per i consumatori .

La maggior parte dei dazi sarà eliminata in 3 anni a partire dal 2016 , mentre già entro la fine del prossimo ottobre ciascuno stato membro si impegna a sottoporre agli altri la bozza del calendario su come provvederà ad applicare i termine dell’accordo.

Nella lista dei 201 prodotti figurano, tra l’altro, sistemi di navigazione GPS, semiconduttori di nuova generazione, prodotti tecnologici ad uso medico, circuiti integrati, satelliti per le telecomunicazioni e touch screen . Si parla di un taglio di tariffe commerciali calcolate in circa 1300 miliardi di dollari.

Il Direttore generale del WTO Roberto Azevedo ha riferito che “l’accordo di oggi è uno spartiacque fondamentale”, d’altra parte rappresenta il primo accordo del genere per il settore IT da 18 anni. L’UE conferma l’importanza dell’accordo: “ridurrà i costi per i consumatori e per i produttori di prodotti IT in Europa”.

In realtà, tuttavia, per il momento cinque dei 54 Stati membri che hanno portato avanti la negoziazione – Taiwan, Turchia, Tailandia, Colombia e Mauritius – non hanno ancora ratificato l’accordo, impedendo di raggiungere il quorum richiesto affinché diventi obbligatorio per tutti i 161 stati membri della WTO .
Nonostante questo molti Stati hanno già annunciato la loro volontà di aderirvi e si parla di un valore pari al 7 per cento del commercio globale totale .

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
27 lug 2015
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