YouTube, torna a casa Lessig

YouTube, torna a casa Lessig

Riapparso sulla piattaforma di video sharing un filmato che conteneva la traccia audio di un intervento sul fair use del professore statunitense. Era stato rimosso perché contenente materiale protetto da copyright
Riapparso sulla piattaforma di video sharing un filmato che conteneva la traccia audio di un intervento sul fair use del professore statunitense. Era stato rimosso perché contenente materiale protetto da copyright

I percorsi di Lawrence Lessig e di Warner Music Group si sono nuovamente incrociati. E nemmeno stavolta hanno manifestato una gran voglia di salutarsi. Un nuovo video legato al paladino della Cultura Libera è all’improvviso scomparso dai meandri di YouTube, lasciando immediatamente uno spazio online da riempire con la più o meno solita scia di polemiche.

Polemiche sul fair use , sulla cultura del remix e sui diritti sbandierati dall’industria dei contenuti. All’origine del contendere , un filmato caricato sulla piattaforma di video sharing di Google, relativo alla sola traccia audio di un nuovo intervento dell’illustre docente alla Harvard Law School .

Una sorta di lezione sull’importanza del principio anglosassone del fair use , sull’uso legittimo delle opere dell’ingegno, ad esempio nell’arte del remix. Lessig ha dunque parlato di contenuti e copyright, intervenuto nel corso di un evento organizzato dai responsabili di Open Video Alliance .

Il video contenente la traccia audio è stato rimosso . La piattaforma di video sharing ha provveduto ad informare i suoi utenti che parte del materiale presente nei 42 minuti di intervento fosse privo di autorizzazione da parte dei legittimi detentori dei diritti . Per la precisione, il materiale in questione consisteva in alcune ben note canzoni, alcune delle quali appartenenti a Warner.

Sul proprio sito ufficiale, la Open Video Alliance ha poi precisato di non essere a conoscenza delle dinamiche effettive di rimozione da parte di YouTube. In pratica, un’ipotesi ha portato verso una notifica degli stessi detentori dei diritti in base alle previsioni del Digital Millennium Copyright Act (DMCA). Un’altra ha tirato invece in ballo lo stesso sistema automatico di rimozione di YouTube .

Quello del Content ID sarebbe, per la Open Video Alliance , un meccanismo troppo monolitico, che non considererebbe affatto la tutela giuridica del fair use . Come noto, questo meccanismo permette a sorelle del disco come Warner di imporre un particolare regime per cui ogni presenza illecita su YouTube debba essere bloccata.

YouTube in pratica rimuove il filmato incriminato in automatico. In barba – e questo Lessig lo ha spiegato nello stesso intervento – al fatto che, negli Stati Uniti, pratiche come quelle del fair use sono tutelate in qualità di eccezioni alla rigida tutela del diritto d’autore. Lessig, tuttavia, ha prontamente contattato i responsabili di YouTube, informandoli dell’assurdità della cosa. Il video è tornato sulla piattaforma di video sharing .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
4 mar 2010
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