Seoul – La Corea del Sud si conferma la punta di diamante della rivoluzione robotica mondiale con l’annuncio dell’imminente pubblicazione del Codice Etico dei Robot . Un documento che si prefigge di proteggere i robot da eventuali abusi umani, e viceversa . Gli appassionati di letteratura Sci-Fi non possono che leggere in questa iniziativa chiari riferimenti all’opera di Asimov, e nello specifico alle cosiddette Leggi della Robotica che cercano di stabilire una sorta di equilibrio relazionale fra gli uomini e le macchine.
“Il Governo ha previsto la redazione di un set di linee guida che riguardano i ruoli e le funzioni dei robot, in linea con i prossimi sviluppi dell’intelligenza artificiale”, ha dichiarato il Ministro coreano del Commercio, Industria ed Energia. La Corea del Sud, infatti, ha identificato la robotica come un motore economico di riferimento, investendo tantissimo nella ricerca di settore.
Il team di esperti, che include futurologi e scrittori di fantascienza, è già al lavoro da tempo sul progetto e ha fissato il completamento del Codice per la fine del 2007. Sembra una coincidenza ma è stranamente la stessa indicazione temporale che è stata prevista per la commercializzazione delle prime robosentinelle made in Corea , armate di mitragliatrice automatica.
Comunque, a parte le fascinazioni Sci-Fi (vedi immagine a lato), tutti gli esperti del settore riconoscono alla Corea una penetrazione tecnologica senza eguali. I coreani dispongono sia di connessioni broadband ad altissima velocità che di reti mobili all’avanguardia – un modello, insomma, per l’Oriente e l’Occidente. Il Governo locale, inoltre, ha previsto che tra il 2015 e il 2020 ogni famiglia coreana disporrà di un robot domestico . I cosiddetti automi UCR , insomma, invaderanno le case e i primi mille esemplari sono già in fase di test.
“Immaginate se qualcuno trattasse gli androidi come se fossero delle mogli”, ha dichiarato Park Hye-Young, esperto del settore e co-redattore della Robot Ethics Charter. “Altri potrebbero diventare dipendenti come avviene ai drogati di Internet”. Le norme secondo Hye-Young dovrebbero servire come protezione e salvaguardia dell’uomo , sebbene altri studi, come quelli commissionati dal Governo anglosassone, prevedono che fra circa 50 anni i robot potrebbero vantare gli stessi diritti dell’essere umano.
Apprezzano la linea d’azione coreana gli esperti dello European Robotics Research Network , che stanno lavorando a un altro set di linee guida per l’utilizzo dei robot da presentare al prossimo Innovation and Entrepreneurship in Robotics and Automation Forum di Roma. “Nel 21esimo secolo l’umanità coesisterà con la prima intelligenza aliena con cui siamo mai entrati in contatto – i robot”, si legge sulla bozza del documento. “Sarà un momento ricco di problemi di carattere etico, sociale ed economico”.
Dario d’Elia