Guardium, il terrore della prima linea

Guardium, il terrore della prima linea

Nuova realizzazione di soldato-robot da parte della difesa israeliana. Autonomo, vista notturna, software sofisticato, uso di armi, rotte preimpostate e, se si vuole, comando manuale à la arcade game
Nuova realizzazione di soldato-robot da parte della difesa israeliana. Autonomo, vista notturna, software sofisticato, uso di armi, rotte preimpostate e, se si vuole, comando manuale à la arcade game

Porta 300 chili di carico senza discutere, fa turni di oltre 24 ore senza stancarsi, vede a 360 gradi e svolge i servizi più disparati grazie alla flessibilità del proprio software. Sa usare perfettamente le armi e lo può comandare anche un infante che sappia usare la PlayStation.

Difesa a Tel Aviv Cos’è? È Guardium , il nuovo robot-soldato sviluppato da G-nius Unmanned Ground System per il Ministero della Difesa israeliano. Si muove su quattro ruote ma funziona esattamente come un soldato vero: può sostituire un milite reale in moltissime missioni, riducendo il rischio di perdita di vite umane.

Esattamente come molti droni (velivoli privi di pilota), Guardium agisce sotto il controllo di una postazione remota, distante dalla linea del fronte operativo. Può montare telecamere aggiuntive, visori notturni ed altri sensori, nonché impiegare strumenti letali come armi automatiche.

Seguendo rotte preimpostate può girare da solo per le città: sa perfettamente come agire al cospetto di incroci, traffico e gomitoli di strade. Può sorvegliare confini, scandendoli a 360 gradi con le telecamere rotanti e avvertire l’operatore se rileva qualcosa di anomalo. Non meno importante, non ha mai sonno, non ha una famiglia che rischia di abbandonare e, in caso di perdita, “robot vuol dire non dover scrivere una lettera di condoglianze”, dice John Pike, direttore della think tank Globalsecurity.org .

La console di comando è un perfetto arcade-game : due grandi schermi, un joystick e due pedali, uno per accelerare e uno per frenare. Il tutto a disposizione dell’operatore, qualora fosse opportuno prenderne il controllo manualmente.

Stavolta non si tratta di un concorso, come accaduto a Singapore, o di insettoidi dall’aspetto sinistro. Pochi ed ermetici sono i commenti dei generali israeliani: hanno riferito solo che ancora non è operativo, null’altro. L’unico mezzo simile sinora attivo è quello impiegato per pattugliare la zona smilitarizzata che separa le due Coree. Ma rispetto ai primi esemplari simili, sviluppati da Samsung per la Corea, costa di più: ci vogliono 600 mila dollari (circa 385 mila euro) per averne uno e il prezzo varia a seconda del software in dotazione.

Marco Valerio Principato

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Pubblicato il 30 apr 2008
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