Come già ampiamente anticipato nelle scorse settimane , Oracle ha finalmente terminato il lavoro sulla nuova release della virtual machine acquisita da Sun: Java Platform, Standard Edition 7 (Java SE 7) arriva dopo anni dalla prima distribuzione di Java SE 6 e rappresenta il risultato finale di un gran lavoro di sviluppo da parte di Oracle e della community – nonché il parto travagliato di una sequela infinita di polemiche, accuse e controaccuse scambiate fra Oracle e il mondo intero.
Java SE 7 è la prima versione di Java gestita internamente da Oracle , e rappresenta il risultato finale di 9494 bugfix, 1966 migliorie, 9018 aggiornamenti, 147 build e quattro “specification request” susseguitisi nel corso del tempo.
Tra le principali caratteristiche della nuova release, Oracle ci tiene a sottolineare le modifiche al linguaggio di programmazione per “incrementare la produttività dello sviluppatore e semplificare i task di programmazione più comuni”, il supporto migliorato ai linguaggi dinamici (Ruby, Python, JavaScript), una API “multi-core ready”, un’interfaccia di I/O completa capace di dialogare estesamente con il file system della macchina, nuove funzionalità di sicurezza e di networking, maggiore supporto all’internazionalizzazione tramite Unicode 6.0, l’aggiornamento di numerose librerie.
Per arrivare alla distribuzione di Java SE 7, Oracle si è servita estensivamente di due strumenti di gestione comunitaria della virtual machine che in questi mesi hanno generato una serie senza fine di polemiche e scontri al calor bianco: OpenJDK Community e Java Community Process .
Superato lo scoglio fondamentale della major release, la sfida è ora mantenere aggiornata la virtual machine contro i bug che fanno la loro comparsa a brevissima distanza dal rilascio dell’ultima revisione del codice: Apache – che con Oracle ha un rapporto più che burrascoso – ha scovato un baco nel compiler di Java SE 7 in grado di mandare in crash la virtual machine a soli 5 giorni di distanza dalla disponibilità della nuova release.
Alfonso Maruccia