Skype, parola a tutti

Skype, parola a tutti

Per lasciarsi coinvolgere in una conversazione o in una videoconferenza basta un link inviato da un altro utente: la registrazione al servizio VoIP è superflua
Per lasciarsi coinvolgere in una conversazione o in una videoconferenza basta un link inviato da un altro utente: la registrazione al servizio VoIP è superflua

La conversazione non è limitata ai soli utenti registrati: tutti, con un invito formato link, potranno partecipare a chat, videochat e chiacchierate vocali a mezzo Skype For Web.

Link Skype

Microsoft ha reso noto che la funzione è disponibile negli USA e nel Regno Unito, e verrà estesa agli altri mercati nel corso delle prossime settimane: agli utenti raggiunti dal servizio è possibile fin da ora, attraverso il proprio client Skype desktop e mobile e attraverso la versione Web del servizio, coinvolgere in una conversazione persone che non siano fra i propri contatti, persone che nemmeno sono registrate a Skype.

L’invito generato da Skype non è che un link: basta inviarlo a coloro che si intendono coinvolgere nella chat o nelle chiamate. Al destinatario, poi, non resta che fare un clic per aderire: qualora abbia il client del servizio VoIP installato sul dispositivo con il quale ha aperto il link la conversazione si avvierà con la mediazione del client; qualora invece non abbia il client installato, o non disponga di un account Skype, verrà direzionato su Skype For Web, da cui potrà aderire alla sessione inserendo un nome temporaneo per presentarsi.

L’ intento di Microsoft, nel lanciare gli inviti a mezzo link per coinvolgere anche non utenti, traspare dalle modalità con cui propone di utilizzare il servizio: “inviate il link sulla piattaforma che preferite, con una email, attraverso Facebook, WhatsApp, Messenger o Twitter”. Evidentemente, Skype è insidiato da soluzioni di comunicazione che hanno iniziato a costruire ventagli di funzioni intorno all’essenzialità del servizio per cui sono nate. Skype For Web, lanciato nel 2014 in anticipo sull’ implementazione degli standard per la comunicazione Web, richiede ancora l’uso di un plug-in.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
16 ott 2015
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