Piccoli hacker crescono

Piccoli hacker crescono

Che si scrivano applicazioni per iPhone o che si faccia pubblicità a Windows, quello che conta è essere alti meno di un metro e non avere ancora completato la dentizione
Che si scrivano applicazioni per iPhone o che si faccia pubblicità a Windows, quello che conta è essere alti meno di un metro e non avere ancora completato la dentizione

Kylie ha quattro anni e mezzo ed è un PC. Ding Wen ne ha nove ed è un imprenditore che opera sull’AppStore di Apple. In comune, oltre alla tenera età, hanno i riflettori dei media puntati addosso: sono i protagonisti, volontari o involontari, di una sfida che si è riaccesa a distanza di anni. Quella tra Mac e PC: giocata a colpi di infanti.

La storia di Kylie per il momento – è un po’ più oscura di quella di Ding Wen. Di lei si sa soltanto che ha compiuto da un po’ quattro anni e che usa rigorosamente Windows Vista. Coltiva l’hobby della fotografia , e utilizza Windows Live Photo Gallery per archiviare e ritoccare i suoi scatti.

Il messaggio, neppure troppo nascosto, dello spot è ovviamente che se Kylie è in grado di usare con successo una macchina fotografica digitale, collegarla al PC, raccogliere le foto scattate, ritoccarle e spedirle per posta, tutte queste operazioni sono alla portata di chiunque . “È così facile” chiosa la scritta in sovrimpressione alla fine dei 30 secondi della pubblicità, che fa parte dell’ormai nota campagna da milioni di dollari “Life without wall” lanciata da Microsoft mesi or sono.

Una campagna che aveva inizialmente puntato su Jerry Seinfeld , noto comico a stelle e strisce, e nientepopodimenoché sul fondatore di Microsoft Bill Gates. I due, però, erano stati liquidati dopo un paio di episodi surreali, e sostituiti con testimonial noti e non, da campioni dello sport e scrittori famosi, da dipendenti Microsoft e da semplici curiosi in cerca dei propri 30 secondi di notorietà che si erano confessati “PC” in web-visione.

Diversa, ma allo stesso modo inquietante affascinante , l’avventura di Lim Ding Wen . Frequenta la quarta elementare a Singapore, ed è figlio di un CTO di una azienda IT locale: Ding Wen ha iniziato a usare il computer quando aveva 2 anni, e ora che ne ha 9 si è già impadronito di sei linguaggi di programmazione e ha realizzato in totale due decine di applicazioni funzionanti. L’ultima delle quali si chiama Doodle Kids , ed è stata scaricata circa 4mila volte da altrettanti proprietari di un iPhone o un iPod Touch.

Doodle Kids serve a disegnare con le dita sullo schermo. Il risultato non è particolarmente artistico, visto che è più che altro una serie di forme geometriche colorate in maniera casuale, messe lì a fare da contorno alle sagome tracciate sullo schermo. Ding Wen l’ha realizzata per le sue sorelline più piccole, che adorano disegnare: con un dito si tracciano le righe fino ad essere soddisfatti del proprio lavoro, poi si dà una scrollata all’iPhone e lo schermo torna immacolato nero per ricominciare da capo.

Anche il padre, Lim Thye Chean, scrive applicazioni per il melafonino: “Tutte le sere diamo un’occhiata alle statistiche arrivate via email per vedere chi ha ricevuto più download” ha spiegato il genitore a Reuters . Non è dato sapere se il figlio abbia avuto più successo del padre, ma a quanto pare Ding Wen sarebbe già all’opera per la sua prossima creazione : si chiamerà Invader Wars , e sarà un gioco di ambientazione fantascientifica da giocare sempre sullo schermo di un iPhone.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
9 feb 2009
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